Già da sola la stupenda vista dell’intera Area Pontina e delle sue Isole, che si gode dal Monte Sant’Angelo, merita questa escursione.
Il promontorio del Monte Sant’Angelo (227 metri s.l.m.) costituisce una propaggine dei Monti Ausoni che in questo punto arrivano ad affacciarsi sul Mar Tirreno, dividendo in due parti l’area Pontina: a Est la fertile piana di Fondi e ad Ovest l’Agro pontino vero e proprio (le ex paludi, anch’esse oggi una delle aree più fertili d’Italia). Dal 2000 questo luogo fa parte di una riserva Archeologico-Paesaggistica.
Questo monte era chiamato Monte Nettunio e ciò fino al Medioevo, epoca in in cui vi fu costruito il Monastero di Sant’Angelo; fino a quando non fu tagliato il sottostante promontorio del Pisco Montano. Per i primi tre secoli dalla sua costruzione. L’Antica Via Appia si inerpicava su questo monte per poi discendere dalla parte opposta, prima che il suo tracciato potesse essere spostato a livello del mare. Nell’epoca in cui passava la Via Appia qui sorse un abitato e un luogo di culto, come testimoniato dalle numerose strutture che si trovano attualmente nell’Area del tempio di Giove Anxur. Tra l’altro, oggi non si è più tanto sicuri che la divinità cui era dedicato il Tempio fosse proprio lo Iuppiter Anxurus (Giove bambino); infatti, sulla base di iscrizioni rinvenute, secondo molti, il santuario forse era dedicato a Venere, ma ulteriori ricerche in corso potrebbero riservare altre sorprese in proposito.
Fu all’epoca di Silla (II sec. a. C.) che l’area (dove aveva sede anche un famoso oracolo) assunse caratteri di Monumentalità.